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Itinerario e luoghi visitati

Sorrento
Ore 9:00
Imbarco dal porto di Sorrento (Marina Piccola) con Welcome on board dello skipper che parla inglese.
Dopo la navigazione di 45 minuti circa si arriva presso il Castel dell’Ovo, ex roccaforte del regno di Napoli.
Napoli
Ore 10:30
Si percorre tutto il golfo di Napoli da Santa Lucia a Mergellina passando per Posillipo, qui è possibile fare un tuffo con il Vesuvio quale meraviglioso sfondo.
Continuando a navigare la costa di Napoli si costeggia la collina di Posillipo sino alla famosissima “Fenestella e Marechiaro” qui è d’obbligo uno stop per visitare da vicino il simbolo degli innamorati di Napoli.
Ore 13:30
A pranzo ci si può fermare al ristorante A’ Fenestella dove è possibile assaggiare la tipica cucina napoletana, con affaccio sul golfo di Napoli che ha come sfondo l’isola di Capri.
Una volta fatta questa esperienza enogastronomica a terra si reimbarca per rilassarsi e fare un giro sino all’isolotto di Nisida prima di ripartire.


Sorrento
Ore 17:00
Si reimbarca e, sorseggiando Limoncello autoctono, nostro partner commerciale, mentre lo skipper continua a dare cenni storici e pittoreschi della baia di Napoli, si punta verso Sorrento.
Ore 18:30
Arrivo a Sorrento e sbarco.
Nel dettaglio
Il tour in mare alla scoperta della città di Napoli inizia da Sorrento e lungo il tragitto è previsto un tuffo in mare per ammirare il Vesuvio sullo sfondo, un colpo d’occhio di inconsueta bellezza nel panorama del Golfo.
Continuando a navigare la costa di Napoli costeggeremo la collina di Posillipo, i cui primi insediamenti risalgono all’epoca greco-romana come attestato dai significativi resti riportati alla luce, prima fra tutte la famosa villa di Publio Vedio Pollione, nel tratto di costa tra la Gaiola e Trentaremi.
Buona parte della zona ha subito pesanti ricostruzioni in seguito alla II guerra mondiale, ma ha conservato diversi edifici storici, tra cui Villa Rosebery, residenza di proprietà del Presidente della repubblica.
Sulla punta di capo Posillipo si trova il Parco sommerso di Gaiola, istituito nel 2002 congiuntamente dai Ministeri dell’Ambiente e dei Beni Culturali e che si estende dal porticciolo di Marechiaro alla Baia di Trentaremi, con finalità di protezione sia archeologica che ambientale.
Il particolare che più ha contribuito alla mitizzazione di questo borghetto è la cosiddetta Fenestrella (in italiano finestrella). La leggenda narra che il poeta e scrittore napoletano Salvatore Di Giacomo, vedendo una piccola finestra sul cui davanzale c’era un garofano, ebbe l’ispirazione per quella che è una delle più celebri canzoni napoletane: Marechiare.
Tutt’oggi la finestra esiste, e c’è sempre un garofano fresco sul davanzale, oltre ad una lapide celebrativa in marmo bianco con sopra inciso lo spartito della canzone e il nome del suo autore (morto nell’aprile del 1934).
Prima di terminare il nostro tour faremo un giro fino all’isolotto di Nisida, appartenente all’arcipelago delle isole Flegree, posta all’estrema propaggine della collina di Posillipo, in località chiamata Coroglio. Il suo status di isola, un tempo indiscutibile, viene oggi contestato in quanto da alcuni decenni è collegata alla terraferma da un lungo pontile carrozzabile.
Lo spazio di mare fra Nisida e Capri è il luogo deputato della tradizione omerica in cui vivevano le sirene che tentarono Ulisse.
In epoca classica vi costruì una villa Lucio Licinio Lucullo, divenuta famosa per le feste e le cene che vi si celebravano.
Aveva qui la sua villa anche Marco Giunio Bruto e sull’isola insieme a Cassio ordirono la congiura contro Cesare.
In epoca moderna, nel XV secolo la regina di Napoli Giovanna II d’Angiò ebbe qui una villa che ben presto venne trasformata in un castello per contrastare la flotta del pretendente al trono di Napoli Luigi II d’Angiò. Il castello di Nisida divenne in seguito uno dei capisaldi della difesa napoletana. Nel XVII secolo, i Borboni riadattarono la struttura per un penitenziario.









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